Associazione tra insufficienza cardiaca preesistente ed esiti nei pazienti anziani affetti da linfoma diffuso a grandi cellule B
I regimi contenenti antracicline sono altamente efficaci per il linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ); tuttavia, i pazienti con insufficienza cardiaca preesistente possono avere meno probabilità di ricevere antracicline e possono essere esposti a un rischio più elevato di mortalità per linfoma.
È stata valutata la prevalenza di preesistente insufficienza cardiaca nei pazienti anziani affetti da linfoma diffuso a grandi cellule B e la sua associazione con i modelli di trattamento e gli esiti.
Uno studio di coorte longitudinale ha utilizzato i dati del registro Surveillance, Epidemiology, and End Results ( SEER )-Medicare dal 1999 al 2016.
Il registro SEER è un sistema di registri dei tumori basati sulla popolazione, che cattura oltre il 25% dei casi della popolazione statunitense.
Questo studio ha incluso individui di età pari o superiore a 65 anni con linfoma diffuso a grandi cellule B di nuova diagnosi dal 2000 al 2015 con Medicare Parte A o B ininterrottamente nell'anno precedente alla diagnosi di linfoma.
I dati sono stati analizzati nel periodo 2020-2022.
L'insufficienza cardiaca preesistente nell'anno precedente alla diagnosi di linfoma diffuso a grandi cellule B richiedeva uno dei seguenti eventi: 1 diagnosi primaria di dimissione ospedaliera, 2 diagnosi ambulatoriali, 3 diagnosi secondarie di dimissione ospedaliera, 3 diagnosi di reparto di emergenza, oppure 2 diagnosi secondarie di dimissione ospedaliera più 1 diagnosi ambulatoriale.
L'esito primario era il trattamento a base di antracicline. Gli esiti secondari erano farmaci cardioprotettivi e mortalità causa-specifica. Le associazioni tra insufficienza cardiaca preesistente e trattamento del tumore sono state stimate utilizzando la regressione logistica multivariata.
Le associazioni tra insufficienza cardiaca preesistente e mortalità causa-specifica sono state valutate utilizzando modelli a rischi proporzionali di Cox causa-specifici con aggiustamento per comorbilità e trattamento del tumore.
Dei 30.728 pazienti inclusi con linfoma diffuso a grandi cellule B, 15.474 ( 50.4% ) erano donne e l'età media era di 77.8 anni.
Una preesistente insufficienza cardiaca alla diagnosi di linfoma era presente in 4.266 pazienti ( 13.9% ).
I pazienti con insufficienza cardiaca preesistente avevano meno probabilità di essere trattati con un'antraciclina ( odds ratio, OR=0.55 ).
Tra i pazienti con insufficienza cardiaca preesistente che hanno ricevuto un'antraciclina, sono stati utilizzati Dexrazoxano o Doxorubicina liposomiale in 78 pazienti su 1.119 ( 7.0% ).
La mortalità per linfoma a 1 anno è stata del 41.8% con insufficienza cardiaca preesistente e del 29.6% senza insufficienza cardiaca preesistente.
L’insufficienza cardiaca preesistente è stata associata a una maggiore mortalità per linfoma nei modelli aggiustati per fattori di trattamento al basale e variabili nel tempo ( hazard ratio, HR=1.24 ).
In questo studio, l’insufficienza cardiaca preesistente nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B di nuova diagnosi era comune, ed è stata associata a un minore utilizzo di antracicline e a un minore utilizzo di qualsiasi chemioterapia.
Sono necessari studi per questa popolazione ad alto rischio. ( Xagena2023 )
Upshaw JN et al, JAMA Cardiol 2023; 8: 453-461
Cardio2023 Emo2023 Onco2023
Indietro
Altri articoli
Metotrexato ad alte dosi come profilassi del sistema nervoso centrale nel linfoma aggressivo a cellule B ad alto rischio
La progressione del sistema nervoso centrale ( SNC ) o la recidiva è una complicanza rara ma devastante del linfoma...
Brentuximab vedotin più Nivolumab dopo trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche per i pazienti adulti con linfoma di Hodgkin classico ad alto rischio
Dopo il trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ), il consolidamento con Brentuximab vedotin ( Adcetris ) nei...
Candidati biomarcatori germinali dell’efficacia della Lenalidomide nel linfoma a cellule mantellari: studio MCL0208
Nello studio di fase 3 MCL0208 della Fondazione Italiana Linfomi, il mantenimento con Lenalidomide ( Revlimid ) dopo trapianto autologo...
Esposizione ottimale alla Fludarabina per esiti migliori dopo la terapia con Axicabtagene ciloleucel per il linfoma non-Hodgkin a cellule B aggressivo
La Fludarabina è uno degli agenti più comuni somministrati per la linfodeplezione prima della terapia CAR-T diretta a CD19, ma...
Pembrolizumab nel linfoma primario mediastinico a grandi cellule B recidivante o refrattario: analisi finale di KEYNOTE-170
Precedenti analisi dello studio di fase 2 KEYNOTE-170 hanno dimostrato un'attività antitumorale efficace e una sicurezza accettabile di Pembrolizumab (...
Lenalidomide più Rituximab per il trattamento iniziale dei pazienti anziani fragili affetti da linfoma diffuso a grandi cellule B: studio FIL_ReRi
Il trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) nei pazienti anziani è impegnativo, soprattutto per coloro...
Ibrutinib più RICE o RVICI per linfoma non-Hodgkin maturo a cellule B recidivato / refrattario in bambini e giovani adulti: studio SPARKLE
I risultati della Parte 1 dello studio globale di fase 3 SPARKLE, in aperto, randomizzato, supportano la valutazione continua di...
R-COMP versus R-CHOP nei pazienti anziani con linfoma diffuso a grandi cellule B
Rituximab, Ciclofosfamide, Doxorubicina, Vincristina e Prednisone ( R-CHOP ) è il regime più comunemente utilizzato per il trattamento iniziale del...
Esperienza nel mondo reale della terapia con cellule CAR-T nei pazienti anziani con linfoma diffuso a grandi cellule B recidivante / refrattario
L’emergere della terapia con cellule CAR-T ha cambiato il panorama del trattamento per il linfoma diffuso a grandi cellule B...